A San Maurizio Canavese, si è rinnovata una tradizione tanto piccola quanto significativa: l'incontro tra l'Amministrazione comunale e i giovani che, nel corso dell'anno, hanno raggiunto la maggiore età. Un evento che, al di là della sua apparente semplicità, racchiude in sé un profondo significato simbolico e formativo.
Sabato pomeriggio, la sala consiliare del municipio si è trasformata in un palcoscenico di dialogo e riflessione. I protagonisti? I coscritti del 2007, pronti ad ascoltare le parole dei rappresentanti locali di Avis, Aido, Admo e della Consulta delle associazioni. Un incontro che ha voluto sottolineare come il raggiungimento della maggiore età non sia solo un traguardo, ma anche l'inizio di un percorso di responsabilità e consapevolezza.
«Entrare nella maggiore età è un momento fantastico, anche perché è il momento in cui ci si assume nuove responsabilità - ha sottolineato Gianpiero Novaretti, presidente della Consulta delle associazioni - E tra queste responsabilità, spicca la consapevolezza che ognuno di noi può fare la differenza nella vita degli altri».
Un invito a partecipare attivamente alla vita associativa del territorio, ma anche a fare propri i valori di solidarietà e condivisione, avvicinandosi a realtà come Avis, Aido e Admo, rappresentate dai rispettivi presidenti Emanuele Appio, Calogero Franchina e Valeria Coriasco. Testimonianze di chi, ogni giorno, si impegna per alimentare questi valori con la propria attività.
Accolti dal sindaco Michelangelo Picat Re, dall'assessore Giulia Gobetto e dal comandante della Polizia locale Eliana Viale, i giovani hanno avuto l'opportunità di ascoltare esperienze, riflessioni e testimonianze sull'importanza del dono. Un gesto semplice, ma capace di fare la differenza nella vita di chi lo riceve.

