Sab, 27 Apr, 2024

Da tragica memoria a risorsa per il futuro: come cambia l'area ex Interchim. Presentato il progetto in Commissione

Grazie a quasi 4 milioni di euro dal PNRR Next Generation EU il sito avrà nuova vita: Ci sarà anche un museo della memoria

La Seconda Commissione consiliare di Ciriè, lunedì 30 ottobre, ha fatto il punto sul progetto di bonifica, messa in sicurezza e sulle caratteristiche salienti dell'intervento dell'area ex Interchim, finanziato dal PNRR Next Generaton EU.

Sebbene infatti l’approvazione del progetto, sia di competenza dell'esecutivo, la sindaca Loredana Devietti, l'assessore Alessandro Pugliesi e il resto della Giunta hanno ritenuto importante condividere alcune considerazioni con i consiglieri tramite la presentazione in Commissione, a conclusione di un lungo iter che ha visto il sito ex-Interchim al centro di diverse vicende, ambientali, amministrative e giudiziarie e che ora, grazie al finanziamento di 3.890.000 euro sarà finalmente possibile mettere in sicurezza tutta l'area e renderla accessibile in termini di sicurezza e fruibilità.

Dopo lo studio compiuto dai progettisti e tecnici esterni incaricati (l'architetta Francesca La Malva, l'architetto e agronomo Manuel De Canal, l'ingegnere Massimo Perrucci e il geologo Mario Naldi) che hanno tracciato un'analisi dei rischi ambientali legati a ogni singola area, in Commissione è stato spiegato come quasi tutta l'area a cielo aperto, dopo le necessarie operazioni di messa in sicurezza, si trasformerà in pratica in un vero e proprio parco urbano tematico, con piantumazione di alberi e piante, realizzazione di sispazi ciclabili e pedonabili e isole di socialità e in un secondo momento e con nuovi finanziamenti, attrezzature per lo sport e il gioco all'aria aperta.

Realizzazioni che dalla conservazione di alcuni fabbricati esistenti e dallo spazio di risulta, legato alla rimozione di strutture pericolose, sui cui perimetri verranno eretti gradoni e sedute che ne "ospiteranno" il nuovo futuro, fatto di incontri, eventi, spettacoli, ma soprattutto conserveranno "l’impronta" della storia di ciò che è stato questo sito.

«Un "prolungamento" in pratica delle occasioni di socialità della nostra città - spiega l'Amministrazione Devietti - nato proprio da uno dei luoghi che per tanti anni è stato tristemente noto per altre ragioni e che ora si potrà invece trasformare in risorsa di nuova vita e di nuove funzioni, mentre specifiche zone saranno trasformate in un "museo della memoria", anche utilizzando attrezzature e macchinari come "memento" del passato e ricordo di quanti, operai e famiglie, in e per quel sito produttivo hanno lavorato, vissuto, sofferto».

Nello spazio a destra dell'attuale entrata,inoltre,  oltre il corpo centrale dei vecchi fabbricati produttivi attualmente inaccessibili, il Consorzio CISA,  grazie al PNRR, vinto realizzerà invece una nuova ecostazione, moderna e funzionale. Un esempio di fruttuosa sinergia tra il Comune e il Consorzio che segue un condiviso fil rouge: una nuova destinazione che lega il mondo del "rifiuto", inteso in senso lato, a quello del riutilizzo secondo una filosofia più virtuosa, sostenibile e contemporanea.

I prossimi step prevedono l'attivazione della necessaria Conferenza di Servizi con tutti gli enti coinvolti per arrivare alle necessarie autorizzazioni e quindi all’approvazione e affidamento dell'opera.

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