Un forte messaggio di legalità e riscatto civico è stato lanciato a San Maurizio Canavese, in via Ceresole, con l’inaugurazione ufficiale della Casa della Libertà, un immobile confiscato alla criminalità organizzata e restituito alla comunità secondo le disposizioni del Codice Antimafia. L’edificio, sequestrato nel 2021, è stato ristrutturato e riconsegnato alla cittadinanza come esempio concreto di riuso sociale dei beni confiscati.
La Casa della Libertà ospiterà ora le sedi di importanti realtà del volontariato locale, tra cui Avis, Aido e Admo, mentre i garage annessi saranno destinati ai mezzi dell’associazione Avulss.
Si tratta di un nuovo polo dedicato alla solidarietà, al dono e al supporto alle persone, che valorizza ulteriormente il tessuto sociale del territorio.
“Qui nasce una storia nuova, fondata sulla legalità”
Durante il taglio del nastro, il sindaco Michelangelo Picat Re ha sottolineato il valore simbolico dell'iniziativa: «Quella di oggi è molto più che una semplice inaugurazione: è un messaggio chiaro, concreto, che parla di legalità, di coraggio e di futuro. Questo edificio porta con sé una storia difficile, segnata da valori distorti. Oggi quella storia viene simbolicamente e concretamente capovolta».
Il primo cittadino ha poi evidenziato come la destinazione dell’immobile rappresenti la migliore possibile, poiché affidata ad associazioni che quotidianamente operano nel segno dell’altruismo: «Ciò che era stato simbolo di sottrazione diventa ora Casa del Dono, luogo di incontro, di solidarietà, di speranza»
L’importanza dell’evento è stata confermata dalla grande partecipazione delle istituzioni civili, militari e delle associazioni del territorio. Presenti, tra gli altri: la vice Prefetto di Torino, Marita Bevilacqua, la commissario capo della Polizia di Stato, Maria Gabriella Annaccarato, il vice dirigente della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Torino, Enrico Costantino, i comandanti dei carabinieri della Compagnia di Venaria, i rappresentanti della Guardia di Finanza di Lanzo, l’eurodeputato Giovanni Crosetto e il consigliere della Città metropolitana Davide D’Agostino.
Accanto a loro, numerosi sindaci dei Comuni limitrofi, rappresentanti di Libera e delle associazioni beneficiarie, testimonianza di una comunità unita nel difendere e promuovere la cultura della legalità.

