Dopo il successo virale di +39, il brano dedicato alle vittime della tragedia dell’Heysel, i Ribelli d’Indastria tornano con un nuovo progetto discografico. L’EP, intitolato Nel mondo ma non col mondo, disponibile da domani 8 marzo, e prodotto da Rupe Tarpea. Un ritorno attesissimo, anticipato da una massiccia campagna di guerrilla marketing: migliaia di adesivi con l’artwork della copertina sono apparsi in tutta Torino, accendendo la curiosità dei fan e dell’intera scena musicale alternativa.
Un disco dirompente tra rock, punk e metal
Con dieci brani inediti, il nuovo EP segna un ulteriore passo avanti nel percorso artistico della band torinese, che dopo anni di silenzio è tornata a far parlare di sé. Le sonorità spaziano tra rock, punk e metal, mantenendo quell’energia ruvida e autentica che da sempre caratterizza il gruppo. Tra le tracce spicca la versione rimasterizzata di +39, per la prima volta incisa su disco.
+39: la memoria in musica
La scelta di includere +39 non è casuale. Il brano, pubblicato in occasione del 39° anniversario della tragedia dell’Heysel, è la prima canzone mainstream a raccontare in musica quella drammatica pagina della storia calcistica.
«Abbiamo voluto dare voce a chi c’era, raccontando quella giornata dalla gioia della partenza fino al dramma della sera» spiegano i Ribelli d’Indastria. Diviso in tre atti, il pezzo è un viaggio tra emozione e memoria, enfatizzato dal video ufficiale in bianco e nero, che richiama l’identità storica e culturale di Torino.
Un EP che scuote e fa riflettere
Nel mondo ma non col mondo non è solo un disco, ma un manifesto. Ogni traccia affronta temi forti e attuali: critica sociale, identità culturale, memoria collettiva e ribellione giovanile. Un sound più maturo e consapevole, ma sempre feroce, incisivo, capace di lasciare un segno.
«La musica deve raccontare, provocare e scuotere le coscienze”, dichiarano i Ribelli d’Indastria. Con questo nuovo EP, la band ribadisce la propria visione: restare nel mondo, ma senza farsi inghiottire da esso».