Scuole, la Città Metropolitana dice no agli accorpamenti imposti: "Nessuna decisione senza condivisione"

Nessun accorpamento scolastico verrà imposto senza il consenso del territorio. È questa la linea netta tracciata dalla Città Metropolitana di Torino per l’anno scolastico 2026-2027. Lo hanno ribadito oggi, 18 luglio, il vicesindaco Jacopo Suppo e la consigliera delegata all’istruzione Caterina Greco durante la Conferenza metropolitana sulla programmazione scolastica.
Un messaggio chiaro, arrivato in un momento in cui la riforma nazionale collegata ai fondi PNRR impone una razionalizzazione delle autonomie scolastiche per far fronte al calo demografico. Ma l’ente metropolitano ha scelto una strada diversa: niente tagli calati dall’alto, ma concertazione e ascolto delle scuole e dei territori coinvolti.
«Non si può ragionare con l’accetta – ha detto Suppo –. Le sfide sono complesse, ma abbiamo il dovere di costruire una scuola inclusiva, partecipativa e in grado di rispondere a bisogni nuovi, come spazi, laboratori e l’accoglienza di studenti con disabilità o stranieri».
Anche per il secondo ciclo – ovvero gli istituti superiori – non verranno proposti accorpamenti: tutte le ipotesi di dimensionamento avanzate (come quelle che coinvolgevano gli istituti Ubertini, Galilei Ferrari, Peano, Zerboni, Beccari, Steiner e Birago di Torino) hanno ricevuto pareri contrari dalle scuole stesse.
Sul primo ciclo, la situazione è ancora più delicata. I Comuni montani o marginali continuano a chiedere deroghe per mantenere aperti i plessi scolastici nonostante il numero ridotto di iscritti: sono 103 le richieste pervenute da 69 Comuni. In sette casi, si tratta di scuole con meno di dieci alunni, come a Pragelato, Sestriere e Meana di Susa.
«Il tema del dimensionamento non è l’unico in agenda – ha sottolineato Greco –. C’è una crescente domanda di inclusione, e servono risorse per accompagnare questi cambiamenti».
Sul fronte dell’offerta formativa, la novità più rilevante è l’approvazione di una nuova articolazione in “Arte del Plastico Pittorico” per il liceo artistico Passoni. Respinte invece le richieste del liceo Curie di Pinerolo (indirizzo sportivo) e del Curie-Levi di Collegno (indirizzo economico-sociale a Torino).